‘Upskilling youth worker’, progetto UPPEAL

'Upskilling youth worker', progetto UPPEAL[1]

A cura di Alessandra Casano, SIM – Scuola Italiana di Mentoring

 

Dopo tre giornate piene di condivisione, domande e discussioni, si è conclusa mercoledì 14 maggio 2025 la formazione su e-mentoring nell'ambito del progetto europeo UPPeal, tenutasi in quel di Arcos di Valdevez, amena località poco distante da Porto, nel nord del Portogallo. 

UPPeal, finanziato dalla Commissione Europea, vede protagonisti un consorzio di associazioni da sei paesi - Bulgaria, Cipro, Francia, Italia, Portogallo e Spagna - che opera in partenariato per offrire ai mentori europei una piattaforma gratuita di formazione per lavorare con i NEET - giovani che non lavorano, non studiano e non sono in un percorso formativo.

Un progetto ambizioso, di cui la Scuola Italiana di Mentoring é partner tecnico, depositario della expertise in materia, che mette insieme competenze nuove, tecnologia e flessibilità per rispondere alle esigenze di sei paesi diversi.

Dal 12 al 15 maggio 2025 , Epralima - la scuola di formazione professionale dell'Alto Lima - ha ospitato 27 professionisti dei paesi partner per fornire strumenti e competenze sul mentoring e sulla piattaforma online che verrà utilizzata per formare i futuri e-mentor.

Alessandra Casano, mentoring project manager della SIM, è intervenuta come parte dell'organizzazione del training e formatrice sulla materia. 

I partecipanti hanno dedicato con attenzione tutto il tempo ad apprendere ed approfondire concetti, strumenti e pratiche legate al mentoring, facendo domande instancabilmente e condividendo anche le situazioni più spinose che potrebbero presentarsi nel loro ruolo di mentori, per ottenere diversi punti di vista dai colleghi della comunità di pratiche. 

Condivisione è stata la parola chiave, protagonista, tra l'altro, della visita di mercoledì mattina a Ponta da Barca presso l'Ufficio dei Servizi Sociali del piccolo comune, dove così tante iniziative virtuose si svolgono quotidianamente per sostenere le fasce più deboli della popolazione.

Condivisione delle vite dei partecipanti al training, la cui età si estende dai 19 agli oltre 50 anni, tutti accomunati dal lavoro con e per gli altri, attraverso il mentoring.

Un'esperienza virtuosa, la creazione di una comunità di pratiche, la comunanza di passioni e di quella creatività che ogni mentore dovrebbe avere.

Prossimi passi: finalizzare e condividere la piattaforma con il curriculum dell'e-mentor nelle diverse lingue dei paesi partecipanti, validare la formazione nei singoli paesi e concludere il progetto attraverso una conferenza internazionale come scambio di buone pratiche.

 

Sito internet

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).