Cosa aiuta ad apprendere l’eMentoring e metterlo in atto

Cosa aiuta ad apprendere l’eMentoring e metterlo in atto

Cosa aiuta ad apprendere l’eMentoring e metterlo in atto[1]

 A cura di Matteo Perchiazzi, SIM – Scuola Italiana di Mentoring

A cura di Daniela Belotti, BeMyMentor

 

Il tema dell’eMentoring fa parte del tema relativo alla scelta degli strumenti (cfr. modello SIM Concetto Metodologia Strumenti) che devono essere funzionali prima al concetto e poi alla metodologia, ma non deve essere messo avanti a queste due dimensioni, altrimenti si scambierebbe il cosa si vuole aiutare ad apprendere, con il COME si vuole aiutare ad apprendere.

 

Cosa aiuta ad apprendere l’eMentoring e metterlo in atto

La scelta dell’eMentoring, la scelta delle piattaforme più o meno complesse, più o meno “user friendly”, con applicazioni sofisticate di scambio sincrono o asincrono, live o in streaming, le possibilità di fare i matching con particolare affinità, e moto altro, fa parte degli strumenti che decisamente sicuramente possono influenzare il COSA viene aiutato ad apprendere e il CHI, ma come accennato appena adesso le altre due dimensioni del checkup up di un progetto di Mentoring devono essere fatte a maggior ragione.

Quando si sceglie l’eMentoring, bisogna pensare prima alle FUNZIONALITA’ che ci si aspettano dalle piattaforme che siano in grado di supportare tutti gli aspetti del Mentoring come METODOLOGIA, quindi come intero sistema complesso di apprendimento organizzativo.

In particolare ci si deve domandare, se la piattaforma di eMentoring supporta le seguenti attività specifiche di un progetto di Mentoring:

 

la formazione dei Mentor:

Quali competenze dei Mentor è possibile formare a distanza? Cosa è possibile organizzare come modalità didattica per lo sviluppo di quelle competenze? Siamo sicuri che le competenze formate a distanza siano sufficienti per la gestione del rapporto one to one.

E nel rapporto one to one, quali le competenze necessarie per gestire il rapporto in modalità eMentoring?

 

Il rapporto one to one

Cosa possono sviluppare insieme il Mentor e il Mentee in una modalità eMentoring? Possono aiutare ad apprendere conoscenze? Valori? Senso di appartenenza? Comportamenti? Competenze e modelli di leadership?

Cosa è possibile aiutare ad apprendere una modalità sincrona, e cosa invece più essere sviluppato e appreso in una modalità asincrona?

E’ possibile accedere a risorse e a strumenti?

E’ possibile fare compilare diari e format che sono tipici tool che supportano la metodologia del Mentoring?

 

L’assistenza delle coppie

Le piattaforme di eMentoring scelte, supportano l’assistenza alle coppie, la supervisione sui Mentor e sui Mentee? È possibile fare un vero supporto on line (off line) sincrono o asincrono? Su cosa si concentra e/o si dovrebbe concentrare questo supporto?

 

La valutazione

La piattaforma di eMentoring supporta in uno stesso ambiente anche la possibilità di fare valutazione? E che tipo di valutazione? A chi può accedere? Quali i modelli e gli strumenti necessari per fare valutazione supporta l’eMentoring’

Credo che questo breve articolo possa collocare la scelta eMentoring sì, eMentoring no nella giusta prospettiva, e che in ogni caso sia sempre necessario comprendere per intero e in sequenza le dimensioni:

“concetto”

“metodologia”

“stumenti”

E non viceversa.

Avere un software dedicato di supporto all’e-mentoring va ben oltre l’avere a disposizione qualche tool di comunicazione digitale.

Significa avere uno strumento a disposizione per amplificare l’efficacia del mentoring come metodologia e renderlo scalabile al crescere delle esigenze dell’organizzazione.

Quindi dopo aver verificato che il software possa assistere il progetto, in tutte le sue fasi di cui si è parlato sopra, è fondamentale accertarsi che sia adattabile alle esigenze del proprio progetto.

Adattabile significa andare oltre la semplice vestizione con logo e colori dell’organizzazione.

Significa poter adeguare il software ai parametri ed agli elementi che durante la progettazione andranno a formare il tuo schema di mentoring.

Il software scelto dovrà innanzi tutto prevedere le varie modalità di mentoring (one to one, di gruppo, situazionale, reverse) in modo da assecondare le scelte e le eventuali evoluzioni che il progetto richiederà nel tempo.

Dovrà consentire al progetto di espandersi e da progetto pilota con un numero contenuto di partecipanti allargarsi senza difficoltà a numeriche più consistenti.

Meglio ancora se consentirà di affiancare percorsi paralleli la cui esigenza si può rivelare nel tempo.

Pensiamo per esempio ad un progetto di mentoring per startup: è probabile che lungo il percorso di crescita del neo imprenditore sorgano esigenze più stringenti legate a temi specifici e sia necessario affiancare per un breve periodo un secondo mentore, “situazionale” come si suol dire.

Gli stessi parametri di profilazione per formare le coppie in modalità automatica devono poter variare evidentemente da progetto a progetto.

Accoppiare i manager di un’azienda in un progetto di talent development è cosa diversa dal formare la coppia migliore tra i medici di una struttura ospedaliera e i neo laureati in medicina per un affiancamento su problematiche etiche .

Ci sono poi ancora due elementi strettamente correlati che servono per ottimizzare il percorso: la possibilità di inserire milestones, obiettivi e azioni e il poterle tracciare con una reportistica immediata.

Milestones e obiettivi sono importanti per mantenere il ritmo della relazione di mentoring, coinvolgendo i partecipanti nel loro percorso di sviluppo.

Ma è fondamentale che in ogni momento ci sia modo di monitorarli, di seguire con facilità l’evoluzione degli indicatori che sono stati scelti per valutare l’efficacia del percorso.

Il mentoring è una metodologia la cui efficacia è riconosciuta da casistiche internazionali, ma ogni singolo progetto dovrebbe poter essere valutato in corsa ed ex-post sia per intervenire se e dove fosse necessario in modo puntuale, sia per arrivare a calcolarne il Roi e consegnare agli stakeholders un’analisi dei risultati raggiunti.

 

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).