Il Mentoring applicazioni pratiche e progetti di Mentoring nel tennis [1]
A cura di M. Perchiazzi, SIM – Scuola Italiana di Mentoring
In un club di tennis, ipotizzando di avere dei Mentor formati allo scopo, ci possono essere poi delle competenze (cfr. organizzatore di progetti di Mentoring SIM – Scuola Italiana di Mentoring – Academy Sport) si può utilizzare la metodologi in diverse modalità che verranno approfondite in questo articolo.
Utilizzare il «role modeling» come metodologia sistematica di aiuto all’apprendimento significa:
- Definire gli obiettivi, i tempi ed i contenuti di un programma/relazione di Mentoring
- Stabilire chi è un modello rispetto a tali obiettivi e contenuti (all’interno di un contesto)
- Selezionare e formare i Mentor a trasmettere l’esperienza (no cloni!)
Un programma complessivo di mentoring significa:
- Formare – certificare i Mentor
- Abbinare le coppie (matching)
- Monitorare i progressi delle coppie
- Valutare i risultati per i Mentor, per i Mentee, per le coppie e per l’organizzazione in cui si svolge il progetto
Ambiti di applicazione
Il Mentoring nel tennis può essere applicato per diversi obiettivi di sviluppo sia per le organizzazioni sportive, per i Mentor (soggetti più esperti e modelli positivi), per i Mentee (soggetti meno esperti ispirati dai modelli positivi dei Mentor) in percorsi progettati, strutturati, formali e organizzati one to one:
- per la socializzazione allo sport e alla pratica amatoriale Wellness
- per la pratica agonistica giovanile
- per il professionismo
- per il recupero sociale di soggetti svantaggiati e disabilità
Socializzazione allo sport, pratica amatoriale e Wellness
Il Mentoring in tal senso può essere applicato per accelerare processi di socializzazione in contesti sportivi ma anche nelle scuole primarie e secondarie per la diffusione della pratica sportiva amatoriale e quindi all’educazione alla salute e alla cultura del Benessere. Tra gli obiettivi del Mentoring ci possono essere il raggiungimento di life skills e le soft skills adeguatamente progettate e adattate ad ogni singolo contesto sportivo. È inoltre provato che tale metodologia applicata sistematicamente ha anche un ritorno positivo per il numero di iscritti alle organizzazioni sportive. Se questo è fattibile dal punto di vista metodologico, è necessario che i club abbiano il sostegno delle organizzazioni di promozione dello sport.
Pratica agonistica
Il Mentoring per la pratica agonistica nelle scuole è una metodologia che può essere applicata per la progettazione di programmi speciali di allenamento per lo sviluppo e la crescita dei giovani talenti (dei ragazzi più promettenti) accelerandone i processi di motivazione da parte dei Mentee e di responsabilizzazione e di consapevolezza delle proprie capacità da parte dei Mentor.
L’oggetto principale del Mentoring saranno soft – skills, che dovranno adeguatamente essere progettate e distinte tra i vari livelli di gioco, fino ad arrivare al professionismo.
Professionismo
Il Mentoring per il professionismo può essere applicato per valorizzare l’esperienza dei professionisti senior e metterla al servizio per lo sviluppo e il sostegno della carriera sportiva e agonistica dei giovani professionisti. Se praticamente può essere fattibile progettare percorsi di Mentoring specifici allo scopo, è necessario avere il sostegno delle federazioni, del CONI.
La SIM – Scuola Italiana di Mentoring offre una solida e robusta conoscenza sul Mentoring, e sta impostando una serie di iniziative importanti per fare rete.
Recupero sociale e disabilità
La pratica psico – terapeutica dello sport sui soggetti svantaggiati e con disabilità comincia ad essere diffusa e sono noti i suoi benefici relativamente all’acquisizione di competenze di socializzazione in generale e anche al lavoro. La recente esperienza anche italiana del Mentoring, associato alla pratica dello sport, dimostra che si accelerano i benefici sia della pratica del tennis, sia dell’acquisizione di quelle competenze psico – sociali necessarie per l’interazione efficace o più efficace dei soggetti con svantaggiati e con disabilità nel contesto quotidiano e di lavoro.
Referenze
https://www.scuolaitalianadimentoring.com
- Perchiazzi, “Apprendere il Mentoring. Strumenti per la formazione dei Mentor.” Transeuropa Editore, Massa, 2008.
[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).