Il mercato dei servizi di mentoring per le aziende: gli errori più comuni

Il mercato dei servizi di mentoring per le aziende: gli errori più comuni

Il mercato dei servizi di Mentoring per le aziende nel 2022 [1]

A cura di Chiara Zerbini EMCC Italia, intervista a M. Perchiazzi, SIM – Scuola Italiana di Mentoring.

 

Chiara Zerbini

Ogni anno in Italia sono molte le aziende che intraprendono percorsi di Mentoring. Non sempre però si concretizzano l'impatto e i benefici attesi. Per quale ragione? Quali sono gli errori più comuni che si riscontrano nei progetti di Mentoring?

Prima di tutto quali sono le applicazioni del Mentoring per le aziende?

 

Matteo Perchiazzi

Nelle aziende si applica il Mentoring per certe esigenze di gestione delle risorse umane o di sviluppo organizzativo, o certi bisogni specifici altrimenti meglio non utilizzare il Mentoring, ma altre metodologie.

Quelle più tradizionali sono le seguenti:

  • Il talent management;
  • La diffusione della leadership;
  • La gestione delle nuove risorse;
  • Il ricambio manageriale;
  • Il ricambio generazionale;
  • La gestione della Diversità.

Io credo che il Mentoring sia una delle metodologie di sviluppo organizzativo più potenti per mettere a sistema le eccellenze comportamentali, professionali e valoriali e contaminare e formare in modo diffuso ruoli chiave delle aziende.

Proprio due anni fa, di questo periodo con EMCC Italy, ho tenuto un Webinar sullo stesso tema. Vediamo in questo lasso di tempo se è cambiato qualcosa oppure no. Intanto partiamo da una statistica che ho fatto nell’ultimo anno.

Se due anni fa su 10 aziende:

  • 4 – 5 sapevano più o meno cosa era il mentoring
  • 3 – 4 dichiaravano interesse nel Mentoring
  • 2 avevano progetti di Mentoring in corso

Oggi, nel 2022, su 10 aziende:

  • 6 – 7 sanno più o meno cosa è il mentoring
  • 7 – 8 dichiarano interesse nel Mentoring
  • 6 hanno progetti di Mentoring in corso.

 

Quindi il mercato dei servizi di consulenza per il Mentoring, osservando quanto scritto prima, diventa il seguente:

  • Il 100% di diffusione ed educazione al Mentoring di qualità
  • Il 50 – 60% di consulenti che affiancano le aziende a utilizzare il Mentoring per la prima volta
  • Il 45 - 50% di consulenza per l’implementazione ed eventualmente l’affiancamento alle certificazioni volontarie sul Mentoring

Vediamo di queste aziende che hanno progetti di Mentoring in corso, ovvero 6 su 10, che cosa realmente fanno.

Facciamo un passo indietro, e classificherei i progetti di Mentoring realizzati e in corso dalle aziende di 3 tipi:

  • Mentoring come NETWORKING sviluppo personale 50% (3 su 6)
  • Mentoring come sviluppo professionale 33% (2 su 6)
  • Mentoring come sviluppo organizzativo 17% (1 su 6) ad essere generosi

 

Vediamo i più comuni errori / orrori:

Prima di tutto metterei come primo errore il fare i progetti di Mentoring laddove ancora non c’è cultura organizzativa e di sviluppo per farlo (è come piantare dei semi di rosa nel deserto) oppure se si sceglie un tema di Mentoring troppo distante dalla cultura organizzativa di partenza. Facciamo un esempio: se si sceglie come tema di gestione delle risorse umane la gestione delle diversità in una organizzazione maschilista, è chiaro che non attecchirà.

Poi andiamo in dettagli ed in errori relativi più alla progettazione che sono i seguenti:

  • Si avverte una certa Seniority e Know how da non perdere - trasferire
  • Si identificano già i Mentor senza aver fatto un’analisi sul Target Group a cui questa «Seniority» potrebbe realmente essere trasferita
  • Si declina un bisogno organizzativo generico
  • Non si fa un piano di comunicazione chiaro in cui si esplicitano i criteri di accesso al programma in modo trasparente
  • Non si fa una reale «selezione» dei Mentor –perché i Mentor sono un po’ «obbligati»

 

Quali possono essere i rimedi a questi errori:

  • Progettazione obiettivi del progetto di Mentoring partendo da un REALE bisogno organizzativo;
  • I Mentee ed i Mentor devono essere i «rappresentanti» del target del bisogno organizzativo / di sviluppo e di chi può essere in grado di soddisfarlo;
  • Al bisogno organizzativo deve essere legato un «contenuto» di apprendimento già in fase di progettazione (la mappa dei concetti).

Un’altra serie di errori comuni è illustrata nel video https://www.youtube.com/watch?v=D08MCKsYe6Y

Ci sono molti altri errori tipici, che oltre che all’esperienza, ci vuole anche una preparazione di base in Project Management di Mentoring.

 

Referenze

https://www.scuolaitalianadimentoring.com

  1. Perchiazzi, “Apprendere il Mentoring. Strumenti per la formazione dei Mentor.” Transeuropa Editore, Massa, 2008.

 

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).