Il ruolo di Mentor in azienda: case study azienda IT, a cura di Daniela Belotti

Il ruolo di Mentor in azienda: case study azienda IT, a cura di Daniela Belotti

IL RUOLO DI MENTOR IN AZIENDA: CASE STUDY AZIENDA IT [1]

A cura di Daniela Belotti, senior partner e responsabile Area Progetti SIM

 

Come valorizzare il ruolo di Mentor all’interno della tua organizzazione?

Un elemento fondamentale - troppo spesso trascurato nei progetti di mentoring all’interno di un’organizzazione - consiste nell'attribuire i; giusto riconoscimento ai Mentor che volontariamente partecipano al progetto, dedicandogli tempo ed energie.

 

Hai mai pensato che il ruolo di Mentor possa essere considerato alla stregua di un ruolo della struttura organizzativa?

La persona che ricopre il ruolo di Mentor nell’organizzazione X può e deve avere competenze specifiche, diverse rispetto a quella dell’organizzazione Y.

Quando incontriamo un’organizzazione con una cultura di mentoring diffusa, abituata a riproporre percorsi che si susseguono negli anni, spesso ci accorgiamo che manca un collegamento tra progetti e definizione del ruolo di mentor interno.

Così è andata anche nel caso di una importante multinazionale IT, con cui stiamo collaborando da qualche anno.

Tanti anni di progetti dedicati soprattutto allo sviluppo personale dei partecipanti, con la profonda consapevolezza che si tratti di una relazione biunivoca di reciproco arricchimento: partendo da questo presupposto, abbiamo ragionato insieme al dipartimento HR dedicato al progetto, chiedendoci quali fossero le competenze necessarie per chi volesse svolgere il ruolo di Mentor interno.

 

LE 31 COMPETENZE DEL RUOLO DI MENTOR

Esattamente come nella definizione di un profilo aziendale, partendo dal modello COME -Competenze Mentor Cv Europeo sviluppato da Matteo Perchiazzi all’interno della ricerca europea Maitre, abbiamo stilato un ordine di priorità delle competenze della figura di Mentor interna, scegliendo tra le 31 del modello.

Dodici competenze sono state ritenute fondamentali per poter ricoprire il ruolo di mentor di questa organizzazione.

Il loro livello di conoscenza e consapevolezza da parte dei Mentor è diventato lo schema su cui costruire un percorso di riconoscimento interno, insomma la “carriera” come Mentor.

 

Quali sono i vantaggi di questo approccio?

Prima di tutto, avere una mappa delle persone che hanno svolto il ruolo di mentor e del livello delle loro competenze.

Questo permette all’azienda, nella fase di lancio di una nuova linea di progetto, di sapere quali persone possono essere le più adatte per il target group di mentee interessato.

Ma soprattutto questa modalità restituisce ai Mentor un senso di profondo riconoscimento da parte dell’organizzazione.

L’opportunità di vedere riconosciuto il loro impegno, grazie ad una certificazione di qualifica interna e in contemporanea accedere alla certificazione CMI  - di cui come SIM siamo unici rappresentanti in Italia, è stata accolta con convinzione e legittimo orgoglio da moltissimi Mentor che avevano partecipato al progetto, nonostante comportasse un ulteriore impegno da parte loro.

In questa fase stiamo realizzando gli incontri one to one di supervisione, che servono a costruire consapevolezza sulle competenze esercitate durante la mentorship e ad attribuire loro il corretto livello di riconoscimento.

Gli step che consigliamo

Se volete costruire anche nella vostra organizzazione il ruolo di mentor interno, ecco gli step da aggiungere alla progettazione:

  1. contattateci a queto link per una consulenza
  2. attraverso l’analisi delle 31 competenze definiamo insieme quelle che caratterizzano i vostri Mentor e costruiamo il sistema di certificazione interna.
  3. formiamo le persone che dovranno ricoprire il ruolo a gestire la relazione di mentoring con contenuti mirati
  4. concludiamo i percorsi di mentorship con un incontro di supervisione individuale

 

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).