Intervista a Bruno Leombruni: la mia storia e il Mentoring [1]
A cura di Giorgia de Francesco, SIM – Scuola Italiana di Mentoring
Chi è Bruno Leombruni?
Una persona con tanta voglia di imparare.
Come sei venuto a contatto con la Metodologia del Mentoring?
Ricerca su internet per acquisire competenze strutturate di mentoring.
Cosa ti ha sorpreso?
L’ambiente nell’ambito del quale il training è stato svolto. Ho avuto l’impressione di essere immerso in un gruppo di amici che conoscevo da anni. Più che di lezioni finalizzate a parlare di nozioni, ho vissuto un’esperienza emozionale nella quale ognuno di noi, sulla base delle competenze già acquisite ha dato un suo contributo.
Cosa ti aspettavi?
Una lista di nozioni da imparare a memoria e sessioni lunghe ed anche noiose. Cosa che fortunatamente non si è verificata. Anzi, il termine delle lezioni è sempre arrivato troppo presto grazie all’intenso coinvolgimento che il “gruppo di amici” è stato in grado di creare.
Cosa non ti aspettavi?
L’ambiente molto familiare che mi ha accolto e coinvolto.
Quale pensi che sia il valore aggiunto del Mentoring?
È un approccio che alcune persone mettono in pratica senza esserne consapevoli e senza una metodologia efficace, altre lo apprendono attraverso questa esperienza fantastica con la SIM.
Breve descrizione del proprio lavoro di project work
Una bella esperienza con un giovane imprenditore nel mezzo della transizione generazionale con il padre, che vuole diventare il volano della sua azienda e portarla in borsa entro il prossimo quinquennio.
Altro che vorresti aggiungere
Dopo questa esperienza sono sempre più convinto che il mentoring, sia un potente strumento per lo sviluppo professionale e personale
- Un professionista più esperto (il mentore) offre il suo supporto e la sua guida a un professionista/talento meno esperto (il mentee) per aiutarlo a sviluppare le sue competenze e raggiungere i suoi obiettivi.
- Aiuta a sviluppare i talenti, fornendo ai mentee l'opportunità di apprendere dalle conoscenze e dall'esperienza dei mentori
- Migliora la retention dei dipendenti, poiché i mentee che si sentono supportati e valorizzati sono più propensi a rimanere nell'azienda a lungo termine
- Contribuisce a creare un ambiente di lavoro collaborativo e inclusivo, dove i dipendenti si sentono supportati e incoraggiati a crescere e svilupparsi.
- È di supporto all’integrazione della cultura aziendale
[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).