Giulia Giorgi – La mia storia e il Mentoring [1]
A cura di Gabriel Del Sarto, SIM – Scuola Italiana di Mentoring
Chi è Giulia Giorgi
Psicologa, psicoterapeuta dal 2011. Esercito la mia professione dall’abilitazione all’Ordine degli Psicologi, alternando la libera professione ad incarichi di consulenza con aziende, strutture ospedaliere, cooperative di servizi alla persona.
Mi occupo di formazione in ambito psicologico in collaborazione con Associazioni che si occupano di servizi alla persona.
Acquisita da un anno qualifica di Tecnico dell’analisi dei fabbisogni Individuali, da settembre 2019 collaboro con Etruscaform, dopo uno stage aziendale, come consulente dell’orientamento ho un incarico in qualità di Tutor per l’inserimento lavorativo di soggetti appartenenti alle categorie protette (Progetto Servizi Sociali di Massa).
Ho conosciuto la Sim ad Ottobre 2019, durante il corso di qualifica organizzato da Pratika, Matteo Perchiazzi era un docente, e presto mi sono sentita molto attratta dal Mentoring e alla figura di Tutor di progetti di Mentoring. A piccoli passi, è così nata la mia collaborazione con la Academy, nel ruolo di segreteria organizzativa dei corsi, pubblicazione e revisione di newsletter, organizzazione di canali social della SIM.
Come sei venuta/o a contatto con la Metodologia del Mentoring?
Sono una Psicologa Psicoterapeuta, nel 2019 ho deciso di conseguire il titolo di Consulente dell’orientamento professionale. Ero in un momento di stallo, necessitavo di riorientarmi e di arricchire la mia figura con nuovi colleghi e nuove attività, tangenti la psicologia ma differenti.
E’ stato un bellissimo percorso fatto di apprendimento e crescita non solo a livello formativo ma anche e soprattutto di tipo esperienziale ed umano. E’ stato lungo quel percorso che è avvenuta la mia conoscenza con il Mentoring e soprattutto con Matteo Perchiazzi.
La ricordo tutt’ora, una lezione piena di energia, di tante idee e di una passione irrefrenabile per il Mentoring che Matteo portò con sé quel giorno, in quell’aula.
Ammetto che non avevo ben chiaro, allora, in cosa consistesse il Mentoring ma ne fui subito colpita. La mia natura curiosa e bisognosa di continue scoperte mi ha portato a restare in contatto con la Scuola Italiana di Mentoring fino a ricevere la proposta di poterne far parte!
L’anno 2020 è stato complicato per tutti, e penso sinceramente che aver avuto accanto a me il Mentoring ed i “Mentor” come Leonardo e Matteo sia stata una vera fortuna!
Cosa ti ha sorpreso?
Del mentoring mi ha sorpreso le sue enormi potenzialità di applicazione in molti più contesti di quelli che avessi mai compreso! Il suo carattere strutturato e metodologico che va di pari passo al forte impatto umano, di entrare nelle vite di mentor e mentee trasformandole in positivo! Una crescita reciproca, nessuna gerarchia: solo il prendersi per mano per intraprendere insieme quella strada.
Cosa ti aspettavi? cosa non ti aspettavi?
Prima ancora di approfondire la conoscenza di questa metodologia non pensavo fosse di così forte impatto emotivo: permette di orientarci nei momenti di stallo, favorisce la crescita attraverso la trasmissione dei saperi. Incredibilmente, ne abbiamo fatto esperienza tutti nella nostra vita, prima ancora di saperlo: impossibile non vedere quanto sia potente e sorprendete!
Quale pensi sia il valore aggiunto del Mentoring nelle organizzazioni?
Funziona, fa da collante tra le persone in contesti dove l’aspetto umano e relazionale, sebbene fondamentale per il benessere del sistema, viene in secondo piano.
Permette la trasmissione di saperi, saggezza, esperienze di vita: ne abbiamo sempre più bisogno, in questo complicato momento storico e sociale. Di sentirci utili a qualcuno, di sapere come fare per trasmettere cosa abbiamo imparato e soprattutto a chi!
Altro che vorresti aggiungere
Quando l’allievo è pronto, ecco che compare il maestro!
[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).