Intervista G. Magro – Il mio lavoro come Mentore nel tennis

Intervista G. Magro – Il mio lavoro come Mentore nel tennis

Gianluca Magro – Il mio lavoro come mentore nel tennis [1]

A cura di Giorgia de Francesco, SIM – Scuola Italiana di Mentoring

 

Gianluca Magro Istruttore 2° FITP e PROFESSIONAL PTR 6A

  

Cosa ti ha sorpreso di questo percorso e di questa metodologia?

 Non pensavo si potesse andare cosi in profondità alla scoperta del proprio “io” usando semplici domande e sviluppando il contesto con molteplici sessioni di allenamento di facile comprensione, mirate al miglioramento del carattere della responsabilità e dell’attenzione.

Nel percorso One to One sviluppato con il mio Mentee mi ha sorpreso la grande fiducia posta in me per tutto il tempo e ogni giorno si rafforzava sempre di più. Entrambi ci siamo conosciuti più profondamente condividendo assieme dubbi ma anche certezze e questo ha rafforzato il nostro rapporto.

 

Cosa ti aspettavi? Cosa non ti aspettavi?

 Questa metodologia mi sta’ completando come insegnante e spero poter imparare più nozioni possibili per poi poterle trasferire ai miei allievi. Consapevole che la materia è complessa non pensavo che ora si cominciasse a parlare anche di Mentoring non solo nello Sport ma anche nella Scuola. Molte volte mi chiedo quale sarà il futuro del Tennis? La massima velocità è stata raggiunta, il fatto che per essere un giocatore devi essere un atleta lo si sa’, anche la Tecnica è migliorata molto in questi anni, ma adesso cosa si andrà ha migliorare? Penso che il futuro sia il Mentoring. Il miglioramento attraverso la conoscenza e scoperta di se’ stessi sotto forma di sfida personale per raggiungere gli obiettivi sportivi ed extra sportivi.

 

 Quale pensi sia il valore aggiunto del Mentoring nelle organizzazioni (che siano sportive o del mondo business)?

Penso che passiamo troppo tempo a pensare “se”, “ma”, farò bene”, “farò male”. 1000 dubbi, paure e nel frattempo la vita scivola via velocemente. Dobbiamo buttarci prima che sia tardi. Il valore aggiunto è il fatto di metterci in gioco con noi stessi per migliorarci, magari invece di cadere impariamo a volare e far volare.

 

Altro che vorresti aggiungere?

Spero riuscire a coinvolgere altri colleghi alla conoscenza di questa importante metodologia utile prima di tutto per se’ stessi poi per il prossimo.

 

 

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).