Intervista M. Pasquali La mia storia e il Mentoring

Intervista M. Pasquali La mia storia e il Mentoring

Mario Pasquali – La mia storia e il Mentoring [1]

A cura di Giulia Giorgi, SIM – Scuola Italiana di Mentoring

 

Chi è Mario Pasquali

Mario Pasquali, 43 anni, nato a Milano, ma residente a Lodi dal 2006.

 

Come sei venuto a contatto con la Metodologia del Mentoring?

Ho visto per la prima volta la parola “Mentoring” tra i corsi proposti dal PTR nel 2021; da lì, mi sono informato leggendo la proposta formativa del corso stesso e navigando sul portale della SIM.

 

Cosa ti ha sorpreso?

Il Mentoring aiuta a tirar fuori aspetti, sensazioni, sentimenti, idee che spesso non sappiamo di avere dentro. Il rapporto tra mentor e mentee è uno scambio continuo che porta alla crescita reciproca, è un percorso di acquisizione di consapevolezza di sé stessi, valido per entrambi.

 

Cosa ti aspettavi ? cosa non ti aspettavi?

Sono partito per questa avventura con la speranza di migliorare le mie conoscenze in ambito professionale; mi sono trovato a lavorare innanzitutto su me stesso, su quello che volevo realmente raggiungere personalmente e lavorativamente, e trasmettere alle altre persone.

Non avrei mai pensato di ritrovarmi così coinvolto a livello emotivo nel voler apprendere qualcosa di nuovo.

 

Quale pensi sia il valore aggiunto del Mentoring nelle organizzazioni?

L'esperienza e la cultura aziendale, che spesso vengono riassunti nella parola “filosofia”, possono essere visti come dei macigni e delle imposizioni da parte di chi entra inizialmente in un'organizzazione.

La metodologia del Mentoring, invece, consente di interiorizzare tali aspetti perché si focalizza sul rapporto umano e sull'attenzione a far sviluppare le capacità delle persone, per il bene dell'organizzazione stessa.

Il contesto non diventa un'imposizione, ma diventa l'ambito nel quale operare potendo esprimere sé stessi, non sentendolo più come un vincolo o un ostacolo.

 

Altro che vorresti aggiungere

Ho sempre avuto un interesse particolare per la filosofia stoica e l'approccio del mentoring ha tante affinità con essa, soprattutto in quella che è la ricerca della migliore versione di sé stessi.

Forse il mentoring non è una filosofia, ma può davvero essere un modo per affrontare tanti aspetti della nostra vita, da quelli professionali a quelli personali, nonché sportivi.

 

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).