My year of Mentoring, di Matteo Giuseppe Valenzano

My year of Mentoring, di Matteo Giuseppe Valenzano

My year of Mentoring [1]

A cura di Matteo Giuseppe Valenzano, Mentor sport e scuola SIM – Scuola Italiana di Mentoring

 

Il 2024: un anno di Mentoring

Il 2024 è stato per me un anno di profonde trasformazioni e importanti cambiamenti, segnato fin dall’ inizio da una consapevolezza chiara: sarebbe stato “l’anno del mentoring”. Sebbene mi fossi avvicinato a questa metodologia già nel 2022, sentivo che il 2024 avrebbe rappresentato una svolta significativa nella mia esperienza e nella comprensione di questo approccio educativo.

A gennaio 2024, il mio percorso accademico ha subito un'accelerazione importante con l’avvio della scrittura della tesi e del Tirocinio Pratico Valutativo nel contesto del mio corso di laurea magistrale in Psicologia di comunità, della promozione del benessere e del cambiamento sociale. Questi due momenti cruciali non solo segnavano la fase conclusiva del mio percorso universitario, ma coincidevano con un periodo di intensa trasformazione personale e professionale.

La mia tesi, incentrata sull’applicazione del mentoring attraverso lo sport, mi ha offerto l’opportunità di analizzare un caso pratico all’interno dell’Università di Padova: il programma Mentor-UP. Questo progetto, che utilizza lo sport come strumento educativo e formativo, si è rivelato una straordinaria occasione di approfondimento e sperimentazione del mentoring in questa innovativa applicazione.

 

La Scuola Italiana di Mentoring (SIM): un punto di riferimento

Un ruolo centrale in questo percorso è stato ricoperto dalla Scuola Italiana di Mentoring (SIM), che ha rappresentato un punto di riferimento essenziale nella mia formazione durante l’anno. Attraverso i corsi "Mentoring nelle Scuole" e "Mentoring nello Sport”, ho acquisito competenze fondamentali per ottenere la qualifica di Practitioner di Mentor e applicare concretamente quanto appreso in contesti pratici.

Grazie al Project work, a seguito del corso "Mentoring nelle Scuole", e alla guida della mia tutor Alessandra Casano, ho lavorato alla ricerca e al monitoraggio di un progetto di mentoring finanziato dai fondi PNRR presso l’Istituto Leonardo Da Vinci di Firenze. Questa esperienza mi ha permesso di mettere alla prova le competenze maturate nel mio percorso accademico, affrontando le sfide di uno studio reale e verificando, grazie allo studio dei diari compilati settimanalmente dai mentor, l’efficacia del progetto sulla crescita personale degli studenti. È stato un momento formativo di grande valore, che mi ha dato l’opportunità di mettermi alla prova sul piano della ricerca, oltre che all’esposizione dei risultati ottenuti.

Parallelamente, il percorso intrapreso con il corso di Mentor nello sport si è sviluppato con un focus diverso e altrettanto stimolante. Infatti, vantando di una applicazione innovativa come quella sportiva, grazie alla SIM e al supporto del mio tutor Federico Migliorini, ho avuto l’opportunità di progettare e realizzare un percorso di mentoring individuale in questo innovativo contesto di applicazione, in particolare promuovendo il mentoring nella socializzazione allo sport e della pratica amatoriale.

Un aspetto ancora più innovativo del mio project work è stato il tentativo di estendere il mentoring sportivo al di fuori delle organizzazioni sportive tradizionali, con l’obiettivo di renderlo uno strumento sociale. Con questo approccio, lo sport viene utilizzato come mezzo di comunicazione e facilitatore relazionale, rivolgendosi in particolare a ragazzi che, per difficoltà economiche e sociali, non possono permettersi il tesseramento in società sportive. Questo approccio non solo permette di avvicinare questi giovani alla pratica sportiva, ma anche promuove il loro sviluppo personale, favorendo la crescita emotiva e sociale grazie alle relazioni di mentoring.

Il lavoro sul campo nel mio project work mi ha permesso di sperimentare moduli e attività apprese durante il corso, rafforzare le mie abilità di comunicazione e ascolto attivo e gestire relazioni di mentoring in un contesto sportivo. Questa esperienza ha consolidato la mia comprensione del valore dello sport come strumento educativo e ha arricchito la mia prospettiva su come il mentoring possa favorire lo sviluppo personale e sociale.

 

Conclusione

Guardando indietro al 2024, posso dire con certezza che è stato un anno di profonda crescita e trasformazione, in cui il mentoring ha assunto un ruolo centrale sia nella mia vita accademica che professionale. Questo percorso mi ha permesso di consolidare competenze e affrontare sfide concrete, rafforzando la mia convinzione nel potere del mentoring come strumento di empowerment personale e collettivo.

Con lo sguardo rivolto al futuro, sono determinato a proseguire nello sviluppo di progetti che valorizzino il potenziale umano e promuovano una crescita condivisa, grazie anche al prezioso lavoro della Scuola Italiana di Mentoring (SIM), che continua a ispirare e guidare il mio percorso.

 

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).