Intervista A. Connell Fantechi- La mia storia e il Mentoring

Intervista A. Connell Fantechi- La mia storia e il Mentoring

Andrea Connell Fantechi – La mia storia e il Mentoring [1]

A cura di Giulia Giorgi, SIM – Scuola Italiana di Mentoring

 

Chi è Andrea Connell Fantechi

Maestro di tennis, artista pittore, e artigiano, non si sa in quale ordine (ultime parole di chi intervista).

Per chi è curioso si consiglia di visitare il sito

http://www.andreaconnellfantechi.com/it/biografia/

 

Come sei venuto a contatto con la Metodologia del Mentoring?

Attraverso la lettura del libro “Apprendere il Mentoring” di M. Perchiazzi.

 

Cosa ti ha sorpreso?

Mi ha colpito sempre, con interesse, come ogni aspetto dell’insegnamento possa essere codificato, ed avere un ruolo ben preciso all’interno di un processo di trasferimento e di acquisizione di competenze e di esperienze.

 

Cosa ti aspettavi ? cosa non ti aspettavi?

La profondità e l’utilità dei piani di Mentoring attuati nei più svariati settori.

 

Altro che vorresti aggiungere

Personalmente penso che uno dei molti valori aggiunti del Mentoring sia la “gratitudine” da parte del Mentor verso il Mentee: perché il Mentor viene onorato con rispetto nel suo ruolo di trasferimento di competenze, valori, insegnamenti, esperienze, da parte del Mentee.

Essere investiti, eletti, innalzati a livello di Mentore è sicuramente a coronamento di significativi obiettivi raggiunti ed è motivo di orgoglio e felicità, soddisfazioni che ci gratificano, in ogni aspetto delle nostre esistenze.

 

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).