Marco Laganà – La mia storia e il Mentoring [1]
A cura di Giulia Giorgi, SIM – Scuola Italiana di Mentoring
Chi è Marco Laganà
Da anni si occupa di coaching, team coaching, change management, people development e redeployment.
Come sei venuto a contatto con la Metodologia del Mentoring?
Qualche anno fa ho conosciuto David Clutterbuck e poi Matteo Perchiazzi e ho avuto modo di apprezzare il mentoring. David è uno degli scrittori e pensatori più prolifici e riconosciuti in Europa in tema di management. Ha scritto 70 libri e centinaia di articoli innovativi sul tema (io sono all’inizio con i miei soli 9 libri). Due di questi sono due capolavori scritti da David stesso: “ A ciascuno il suo mentor: manuale di mentoring, tradotto insieme a Matteo Perchiazzi” e “Il Manuale del Giovane Mentor/Coach, Educare alle Scelte. David Clutterbuck è anche uno dei co-fondatori dell’European Mentoring & Coaching Council, di cui sono nel Consiglio Direttivo per l’Italia da diversi anni.
Cosa ti ha sorpreso?
Il mentor non è tanto qualcuno che offre consigli saggi. I mentor forniscono una gamma di comportamenti di apprendimento e di supporto; dalla sfida e dall’essere un amico critico, all’essere un modello di ruolo; dall’aiutare a costruire reti e sviluppare risorse personali, all’essere semplicemente lì per ascoltare; dall’aiutare qualcuno a capire cosa vogliono ottenere e perché, a pianificare come conseguiranno il cambiamento. Un mentor può anche essere una coscienza, un amico e, in alcune definizioni, un padrino o uno Sponsor.
Cosa ti aspettavi ? cosa non ti aspettavi?
È la natura olistica del ruolo del mentor che lo distingue da altri ruoli di apprendimento o di supporto, come il coaching o il counselling. Al giorno d’oggi sempre più persone di alto livello hanno un mentor e un coach. Mentre il coach si concentra sulla tecnica e sulla motivazione, il mentor fornisce un tipo di supporto molto diverso; uno basato sull’apprendimento riflessivo con una cura ed attenzione alla persona e al suo sviluppo. Il Mentor, a detta di David Clutterbuck è un Coach senior, maturo, con esperienza e maggiore consapevolezza.
Una capacità chiave del mentor efficace è quella di essere in grado di adattarsi a una gamma molto più ampia di comportamenti.
Quale pensi sia il valore aggiunto del Mentoring nelle organizzazioni?
I datori di lavoro hanno scoperto che avere un programma di mentoring ben gestito ha un impatto significativo e positivo sia sul reclutamento che sulla fidelizzazione. In alcuni casi, la perdita di giovani laureati nel primo anno è stata ridotta di due terzi, semplicemente perché hanno qualcuno al di fuori della struttura gerarchica che ha l’interesse di ascoltare e l’apertura mentale per aiutare il mentee a diventare saggio e sicuro scelte.
Altri benefici per i datori di lavoro si riferiscono ad una pianificazione e gestione dei cambiamenti più efficace, aiutando i dipendenti a far fronte allo stress di questi cambiamenti e all’aumento della produttività.
I mentor riportano una vasta gamma di benefici, che vanno dalla velocità di assestamento in un nuovo ruolo, alla comprensione più profonda delle proprie motivazioni. Altre ricerche ci hanno portato a classificare i benefici per i mentee in quattro categorie:
- Risultati di sviluppo, che possono includere conoscenza, competenza tecnica e competenza comportamentale.
- Risultati di carriera, che possono includere il raggiungimento (in tutto o in parte) degli obiettivi di carriera.
- Risultati abilitanti, come avere un piano di carriera, un piano di (auto)sviluppo, una più ampia rete di contatti o risorse di apprendimento.
- Risultati emotivi, cambiamenti meno tangibili, ma spesso potenti nello stato emotivo, tra cui maggiore sicurezza, soddisfazione altruistica, spazio riflessivo e piacere di un diverso tipo di sfida intellettuale.
Altro che vorresti aggiungere
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[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).