L’importanza del contesto nel Mentoring

L’importanza del contesto nel Mentoring

L’importanza del contesto nel Mentoring [1]

A cura di M. Perchiazzi, SIM – Scuola Italiana di Mentoring

 

Ho avuto modo di soffermarmi in altre occasioni sull’Importanza del contesto sia in generale, sia nel mentoring.

In molte discipline, dalla metodologia della ricerca alla filosofia della conoscenza, dalla psicologia alla sociologia, e anche negli studi recenti che ruotano al grande mondo delle neuroscienze, il contesto e l’ambiente hanno sempre avuto un’attenzione di riguardo per l’influenza che ha sull’uomo nel suo apprendimento, nella sua socializzazione e nello sviluppo continuo in generale.

 

Qui vorrei di nuovo soffermarmi su un importante modello del contesto relativo al Mentoring.

Uno dei modelli di riferimento di base di Clutterbuck è il modello del “Contesto del Mentoring”.

Secondo questo modello, gli elementi distintivi di una relazione di Mentoring, sono:

  • Aspettative del Mentor
  • Aspettative del Mentee
  • Reazione di Mentoring
  • Contesto

Quest’ultimo è determinante per la comprensione dei comportamenti e quindi anche il contesto dei valori che sottendono agli outcome della relazione e che sono determinanti per la creazione di significato, e dell’identità (M Perchiazzi, 2008).

Per astrarre, è necessario soffermarci sugli effetti del contesto e di altri fattori ‘circostanziali’. La natura degli obiettivi del Mentoring è spesso influenzata degli ‘effetti delle circostanze’ (Megginson, Clutterbuck 2006).

 

Il modello del contesto è sempre stato letto in chiave del Mentoring, ma secondo me è anche importante per un altro aspetto fondamentale che ruota attorno a questa disciplina, ma non solo, che è il “role modeling”.

Se il potenziale “mentee” oppure il potenziale “adepto” è una persona che si vuole “attrarre” in una determinata organizzazione (contesto) il modello spiega semplicemente come determinati comportamenti e Output di qualsiasi relazione (non solo quella di mentoring) ne sono (o potrebbero essere) fortemente influenzati attraverso un “role model”.

Questo aspetto tanto semplice potrebbe acquisire rilevanza anche manipolativa: e se il role model venisse utilizzato sistematicamente e a sommo scopo, cosa succederebbe per attrarre una nuova risorsa in una organizzazione?

 

Che importanza rivestono i progetti di Mentoring per attrarre “talenti” o per attrarre nuove risorse e nuovi adepti?

Ovviamente la domanda è retorica, e anche un po’ ironica, ma attenzione che non tutte le organizzazioni necessariamente possono avere “scopi benefici”.

 

Reclutamento

Come viene fatto da alcune organizzazioni il reclutamento? Attraverso il role modeling.

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Come viene attratto il consumatore “entra nel mondo …”? Attraverso il role modeling.

Ma qui è fuori tema rispetto all’argomento dell’articolo.

 

Il contesto inoltre è da considerarsi in modo ampio, per questo è talmente importante perché comprende tanti aspetti e sfumature che apparentemente sfuggono e non sono sufficientemente considerati.

Il contesto può essere:

  • Un luogo fisico / virtuale
  • Un luogo valoriale ma anche mentale
  • Un sistema di credenze
  • Un sistema di vantaggi / prodotti / servizi
  • Un sistema di scambio ma anche di immagine sociale
  • Un sistema ed un luogo di espressione personale / professionale

 

Una frase emblematica a mio avviso di tutto questo viene da un Mentee di un recente progetto di Mentoring di una grande azienda per gli “under 35” che ha detto al suo Mentor “non bastano i tavoli da ping pong e i divanetti verdi con i muri azzurri per il benessere organizzativo, è necessario avere una o più relazioni che ci facciano capire dove siamo, cosa facciamo ma soprattutto cosa possiamo fare ….”.

L’importanza quindi di tutti quanti gli aspetti sopra menzionati si riferisce quindi al compito del mentoring così come è stato progettato, ma va ben oltre, se leggiamo quanto riportato di seguito dallo stesso Mentee, in modo chiaramente provocatorio.

è stata la vostra generazione che ha separato le emozioni dal lavoro, ma noi abbiamo bisogno di trovare in questo contesto un modo per essere noi stessi”.

 

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Libri

  • Perchiazzi M., ‘Apprendere il Mentoring. Manuale operativo per la formazione dei Mentor’, Massa, Transeuropa Edizioni, 2009.
  • Mancuso V., “I Quattro Maestri”, Garzanti, Milano, 2020
  • Clutterbuck D, ‘A ciascuno il suo Mentor”, Franco Angeli, 2021.

 

[1] Il presente documento è soggetto a copertura dei diritti del marchio SIM, marchio depositato e registrato attraverso la SIB (Società Italiana Brevetti).